La dieta FODMAP o più correttamente low-FODMAPs-diet è un sistema alimentare che prevede la riduzione di alcuni alimenti costituiti da carboidrati a catena corta che favoriscono la fermentazione a livello intestinale. E' risultata molto utile nel contrastare la sindrome dell'intestino irritabile.
Le cause di questa sindrome non sono del tutto chiare ma sicuramente lo stress svolge un ruolo preponderante nel favorire lo sviluppo di irregolarità della funzione digestiva.
Circa il 70% dei pazienti affetti da sintomi digestivi (come ad esempio gonfiore e tensione addominale, flatulenza, diarrea o costipazione), riferisce un netto miglioramento della qualità di vita alla riduzione del consumo di FODMAP. Questi cibi non essendo assorbiti dall'intestino tenue tendono a fermentare nell'intestino ed a richiamare acqua con conseguente alterazione della normale funzionalità intestinale.
Questo regime dietetico andrebbe seguito per 2-8 settimane e prevede una seconda fase dove gradualmente questi alimenti andrebbero reintrodotti sotto la supervisione dello specialista.
Esempi di cibi ad elevato contenuto di FODMAP: mele, pere, pesche, mango, anguria, miele, sciroppo di mais ed in generale tutti i cibi ricchi di fruttosio.
Latte, carciofi, asparagi, barbabietole, cavolini di Bruxelles, broccoli, cavoli , finocchio, aglio, ceci, lenticchie, fagioli, fave, cipolle, piselli, scalogno.
Esempi di cibi a basso contenuto di FODMAP: banana, mirtillo, pomplemo, uva, melone, kiwi, limone, mandarino, arancia, lampone, fragola, latte di soia, latte di riso, latte senza lattosio, germogli di bambù, sedano, peperoni, melenzane, fagiolini, lattuga, erba cipollina, zucca, cipolla verde, pomodoro, formaggi duri e stagionati.
La valutazione dello specialista è sempre fondamentale in un primo momento per diagnosticare correttamente la sindrome dell'intestino irritabile, e successivamente per programmare un regime dietetico adeguato al paziente.