IL tumore del colon retto è il terzo tumore più frequente negli uomini ed il secondo nelle donne reppresentando circa il 10% di tutti i tumori diagnosticati nel mondo. Diversi fattori associati allo stile di vita, come l'obesità, fattori dietetici e l'attività fisica, possono favorire l'insorgenza di questa neoplasia.
Spesso i sintomi associati ai tumori del colon sono aspecifici e variano dall'alterazione dell'alvo, al dimagrimento, alla rettoraggia, al tenesmo. Il paziente tende spesso a minimizzare e sottovalutare dei possibili segnali di allarme. Il ritardo nel rivolgersi al proprio medico di riferimento associato spesso ai ritardi dovuti alla programmazione degli esami diagnostici può arrivare in alcuni casi a ritardare la diagnosi anche di diversi anni!
Purtroppo esistono delle importanti differenze sull'adesione ai programmi di screening tra nord e sud, sebbene quando effettuato correttamente è efficace nel ridurre sia l’incidenza che la mortalità per cancro del colon retto nella popolazione a rischio medio per età.
Dovrebbe essere mandatorio la ricerca del sangue occulto fecale ogni due anni tra i 50 ed i 69 anni ed almeno la rettosigmoidoscopia una sola volta nella vita tra i 55 ed i 64 anni. Naturalmente casi selezionati con fattori di rischio o predisposizione genetica e familiare richiedono una sorveglianza più attenta che andrà concordata con il proprio medico di medicina generale, il chirurgo generale di riferimento o l'oncologo.
La diagnosi si basa sull'esecuzione della pancolonscopia completa, la tc total body ed eventuali altri esami specialistici, come la risonanza magnetica e l'ecoendoscopia, che permettono di definire accuramente l'estensione della malattia e scegliere il trattamento più adeguato.
Solo dopo una accurata discussione multidisciplinare siamo in grado di proporre al paziente un eventuale approccio chirurgico immediato o dopo eventuali radio o chemioterapia.
Se hai più di 50 anni chiedi al tuo medico di famiglia di poter eseguire lo screening.